Sull’intima essenza della conservazione
Periodicamente, anche in convegni in cui non te lo aspetteresti, si sente parlare di caccia nei parchi. Già come se si parlasse di organizzare un baccanale in chiesa.
Ci sono luoghi che l’Uomo dovrebbe rispettare, cercando di recuperare quel rapporto con la Natura che purtroppo abbiamo smarrito. I parchi sono questo: un tempio della natura selvaggia, laddove possibile, un tempio della natura che ci resta, più spesso alle nostre latitudini. Anche se, a dirla tutta, da vicino siamo a volte davvero miopi. Perché la vera cifra della conservazione italiana è proprio la presenza di una natura incredibilmente preservata a due passi da grandi città. Han forse i francesi o i tedeschi lupi a Parigi o Berlino? No e neanche orsi. Invece l’Italia dei beni culturali, dei paesaggi antropizzati, è anche il paese del lupo, dell’aquila, della lince, della lontra, dell’orso, della balena, a due passi da Roma o Firenze o Venezia.