Le Barene di Venezia

imageLe barene di Venezia sono nella Laguna più famosa del mondo.

Venezia e la sua laguna, uno degli spettacoli naturali più belli e noti del mondo. Le calli e le gondole fanno parte dell’immaginario collettivo globale ormai. Eppure c’è ancora modo di avvicinarsi a questo spettacolo da un altro punto di vista. La laguna, infatti, è un equilibrio continuo tra la terra ed il mare. A noi farà anche poco comodo, ma è nelle natura stessa della laguna evolversi e spostarsi. Il limo depositato dai fiumi che si contrappone alle sabbie rigettate dal mare, si impaluda in questo scenario d’eccezione, ricco di vita e di storia, come pochi altri posti al mondo.
Tra acqua alta e progetti faraonici di controllo delle maree, la vita in laguna è un tumultuoso pullulare di iniziative ed eventi.
Quindi se, complice la lunga stagione turistica del litorale veneziano, vogliamo curiosare tra canali e vicoletti, spiagge e barche da pesca, allora potremmo avventurarci in una bella gita in bici sulle barene della laguna, cioè su quelle che tutti chiamano le isole di Venezia.

Le barene son tomboli di sabbia consolidati dal mare e difesi dall’uomo, su cui vive tanta gente, dedita prevalentemente alla pesca delle vongole.
Un itinerario facile facile, tutto in pianura, da Jesolo a Chioggia, passando per le barene del Lido di Venezia (da San Nicolò a Ca’ Bianca, da Malamocco ad Alberoni) e per quella di Pellestrina (da Santa Maria del Mare a San Pietro in Volta, da Portosecco a Pellestrina, con una possibile deviazione a Ca’ Roman), sino a giungere a Chioggia.
Un itinerario molto vario, inframmezzato da 4-6 tragitti in ferry-boat nella bella e troppo trafficata laguna più famosa del mondo.

Jesolo – Punta Sabbioni
Si parte da Jesolo, una delle mete balneari più note del Veneto. La cittadina è dotata di una bellissima e protetta pista ciclabile in corso di ampliamento.
L’idea progettuale è proprio quella di offrire il massimo di mobilità sostenibile ai turisti del mare. Con la bici si potrà raggiungere Venezia, Chioggia, ma anche Caorle e Bibione.
Oggi il tratto che ci porta sino a Punta Sabbioni è completo ed efficiente, mentre il resto è in corso di realizzazione.
L’itinerario prevede una decina di chilometri in piano, tra negozi e possibili affacci al mare.
La zona è quella di Cavallino, Treporti e Punta Sabbioni, una penisola affacciata sul mare e sulla laguna, immersa nel verde, con tipiche casse basse in mattoncini di cotto. Le spiagge sono lunghe e sabbiose, in alcuni punti ancora non sfruttate dal turismo balneare di massa. E’ una località davvero speciale per il turismo en plein air. Diverse aziende agricole lavorano nel rispetto dei disciplinari per l’agricoltura biologica, offrendo insieme alle valli da pesca, grandi occasioni di immersione in campagna al turista accorto. I percorsi ciclabili variano da 7 a 26 km.

Ma se la vostra voglia di pedalare vi fa optare per un percorso meno lungo, basta recarsi sino ai parcheggi auto di Punta Sabbioni (tenendo Jesolo e il mare a sinistra, sempre diritto sino alla fine della strada).
Qui partono i ferry della ACTV che imbarcano anche le bici. Se non avete il mezzo a due ruote potete affittarlo direttamente sul porticciolo.
Una mezz’ora di navigazione tra traghetti e barche da pesca, vele e gabbiani ed eccoci al Lido di Venezia.

Lido di Venezia
Un posto speciale, località turistica e mondana per eccellenza. Luogo celebrato dalla letteratura di Thomas Mann ma anche dai tanti rotocalchi che spiano la vita di attori e cantanti che qui si fan vedere spesso. Del resto la Mostra del Cinema è qui, con tutto il suo clamore e la frenetica attività promozionale.
Se siete a caccia di vip, la finissima sabbia del Lido e le sue spiagge attrezzate fanno per voi.
Ma se volete solo fare una bella passeggiata, allora allungate il passo sulla pista ciclabile in corso di realizzazione o sui marciapiedi molto ampi del viale alberato e puntate decisamente a sud.
Dallo sbarco basta tenere il mare (ma è la laguna!) alla nostra destra e pedalare verso Malamocco.
13 km di pianeggiante e rilassante pedalata ci porteranno al prossimo traghettino per l’imbarco verso Pellestrina.

Pellestrina
Quindici minuti di navigazione ed eccoci, finalmente, al cuore della nostra escursione. Una barena bellissima, dove lo spirito isolano è forte. Senti che la gente ha una sua identità di paese. Pochissime auto in giro, quasi tutte lungo la strada asfaltata che costeggia il muro-diga costruito verso il mare e la sua forza invernale, che deve essere davvero spettacolare.
Le case sono quelle di gente vera, che ci vive. I panni stesi al sole, i ragazzini che giocano al pallone con le maglie dei loro divi. Le chiese ed i loro campanili. E tante barche. Una lunga fila di pescherecci armati di uno strano arnese sul davanti. Un aggeggio infernale che rivolta la sabbia sui fondali e trattiene le vongole, vero e proprio motore economico di Pellestrina.
L’orizzonte è acqua. Da quello mitico di Venezia, con la cattedrale ed il campanile di San Marco, alle grandi gru e carri ponte di Chioggia, sino a quello più inquietante della zona industriale di Marghera e poi… il mare aperto, l’Adriatico e le grandi navi che solcano le acque verso la Croazia.
Sembra proprio di essere sospesi nel tempo e nello spazio, complice anche la traspirazione del mare che rende i confini del mondo soffusi, ovattati, quasi più dolci.
La barena di Pellestrina è, poi, il regno della cucina di mare. Diversi ristoranti e localini, adatti a tutti i gusti e a tutte le tasche, offrono i cicheti della laguna, il pesce, le vongole in ogni loro combinazione gastronomica, con la garanzia che state proprio mangiando quello che l’ambiente naturale e l’ingegno dell’uomo vi offrono al confine tra mare, laguna e valli da pesca.
Per gustare il meglio di questa ospitalità e immergersi in una vera festa di paese, ancora molto sentita, basterà tornare per la Festa della Madonna dell’Apparizione che si svolge sulla barena dal 28 luglio al 4 di agosto.
Tutta la barena sono 11 km di pedalata se arrivate all’oasi naturale di Ca’ Roman.
Qui vi aspetta una vegetazione dunale integra, con una spiaggia selvaggia affacciata sul canale e sul mare di Chioggia. Davvero un bel posto per passare un paio d’ore al mare in assenza della folla tipica dei litorali adriatici.
L’unico prezzo da pagare è qualche centinaio di metri di pedalata sul gradino della diga: nulla di che ma può fare impressione ai più sensibili (consiglio… smontare dalla bici e sparisce il senso di vertigine).

Ma l’escursione a questo punto richiede una scelta.
Arrivati a Pellestrina, infatti, ci attende un nuovo ferry per Chioggia (sempre che non andiamo a Ca’ Roman o se siamo appena ritornati dalla sua spiaggia) oppure decidiamo di ritornare sui nostri passi.
L’itinerario più breve, infatti, è quello tra Punta Sabbioni e Pellestrina, senza l’aggiunta di Ca’ Roman e/o di Chioggia: 45 km circa che si possono tranquillamente fare in una giornata, vista la totale assenza di dislivelli.
Al ritorno, magari, per cambiare si può anche pedalare sul muro-diga che cinge il lato marino della barena, guardando la macchia, la spiaggia ed il mare.
Così come ci si può perdere tra i cento bagni ed alberghi lussuosi del Lido di Venezia, tra paparazzi vestiti a festa ed hotel dai nomi ed aspetti tanto vari quanto improbabili!

Ma se vi resta tempo non avete che da inventare il vostro giro.
Uno sguardo attento al sito dei ferry di Venezia e troverete senz’altro altri stimoli. Ad esempio andando a visitare Sant’Erasmo, una piccola barena con la spiaggia più amata dai veneziani. Uno posto pieno di vigne! Oppure prendendo un ferry che vi conduca dritto dritto a Piazza San Marco e alle meraviglie che la cultura di questa città unica al mondo sa offrire ai suoi ammiratori.
Certo un giorno non vi basterà per assaporare i sapori della laguna, i suoi colori, le sue atmosfere uniche. Ma poco o tanto che sia il vostro tempo, probabilmente condividerete, dopo questa bella sudata, che la soddisfazione che si prova dopo una bella escursione in bici tra paesaggi da favola come quelli della laguna di Venezia, non hanno proprio nulla da invidiare ai posti più esotici e reclamizzati!

 

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